Guardate le stelle invece dei vostri piedi
Devo ammettere che non conoscevo la vita di Stephen Hawking, o meglio non conoscevo le varie battaglie che aveva dovuto combattere ma in occasione della sua morte
mi sono imbattuta in alcune delle sue citazioni più famose e non ce l'ho fatta a rimanere indifferente. Sono andata così a documentarmi e a leggere la sua biografia, mi sono guardata il film " La teoria del tutto" a lui ispirato, e alla fine ho capito che non potevo non condividere questa grande lezione di vita con i nostri ragazzi del Centro socio Educativo.
Con chi meglio di loro si poteva discutere di disabilità, di voglia di andare avante, di forza, di coraggio, di momenti tristi e difficili e di opportunità da cogliere.Così arrivata al CSE ne ho discusso con la Psicologa e dopo aver concordato le modalità abbiamo dato il via al nostro pomeriggio di riflessione.
Da premettere che i nostri ragazzi non conoscevano Hawking e questo è stato un grande punto di forza perchè abbiamo proiettato delle foto di alcuni momenti salienti della sua vita chiedendo ai ragazzi "cosa vedete?"
E così di fronte alla foto del suo matrimonio le risposte sono state molteplici. La risposta più immediata è stata "una coppia di sposi", poi guardando meglio sono state aggiunte altre risposte interessanti : "uno sposo con il bastone perchè cieco", "uno sposo con il bastone perchè non riesce a camminare" e a partire da ciò ci siamo imbattuti in una serie di discorsi sul concetto di disabilità. Man mano che proiettavamo le foto delle diverse fasi della vita di Hawking ci addentravamo in discorsi sempre più "delicati" e soprattutto emergevano le idee dei nostri ragazzi. Per loro è stata una vera sorpresa scoprire che "l'uomo della prima foto" , "l'uomo che discute con Obama", "l'uomo che fluttua per l'assenza di gravità e l'uomo che riceve un premio erano la stessa persona. Ancora più sorprendente è stato scoprire che questo uomo aveva gli arti completamente immobilizzati, che nonostante ciò era stato in grado di sposarsi, diventare padre, studiare, diventare titolare di una cattedra, fare scoperte "spaziali" e riuscire a vivere fino a 76 anni nonostnte a 21 anni gli avevano diagnosticato solo altri due anni di vita.
Anche per noi è stato un viaggio alla scoperta di questo uomo e delle risposte sorprendenti dei nostri ragazzi:
- per avere le cose bisogna combattere
- continuare a fare le cose che si vuole
- ci dobbiamo accettare per ciò che siamo
- accettare la vita così come viene
- superare le difficoltà atrimenti ci perdiamo.
E' stato davvero un grande pomeriggio. Uno di quelli in cui ti accorgi che essere un educatore è un lavoro che ti riserva sempre mille soddisfazioni, uno di quei pomeriggi in cui torni a casa ricco dentro e ti accorgi che cammini "guardando le stelle" perchè in fondo per quanto la vita possa essere difficile c'è sempre un qualcosa da fare.